Conferenza umanitaria internazionale per il Sudan e i paesi vicini (Parigi, 15.04.2024) [fr]

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Conferenza umanitaria internazionale per il Sudan e i paesi vicini
Parigi, il 15 aprile 2024
Comunicato congiunto di Francia, Germania e Unione europea

1. Francia, Germania e Unione Europea hanno organizzato oggi a Parigi una conferenza umanitaria internazionale per il Sudan e i Paesi vicini, a un anno esatto dallo scoppio del conflitto in Sudan. Questo formato inedito, la cosiddetto "Equipe Europe" (Squadra Europa), si iscrive nella continuità delle conferenze organizzate da Berlino nel 2020 e da Parigi nel 2021 per sostenere la transizione in Sudan, nonché della conferenza per l’annuncio dei contributi a favore del Sudan organizzata a Ginevra nel giugno 2023 e delle riunioni di alto livello tenutesi a New York a settembre e a dicembre 2023.

2. Questa conferenza ha riunito i ministri e rappresentanti di 58 Stati, compresi i Paesi vicini e della regione, nonché donatori, rappresentanti di organizzazioni regionali come l’Unione africana, l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo e la Lega degli Stati arabi, l’inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sudan e i capi o i rappresentanti di numerosi programmi e agenzie delle Nazioni Unite, tra cui l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Programma Alimentare Mondiale, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo; hanno inoltre preso parte alla conferenza la presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa, rappresentanti della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Araba di Sviluppo, oltre a una cinquantina di ONG internazionali e sudanesi. I partecipanti si sono riuniti attorno a obiettivi comuni: esortare le parti in conflitto a porre fine alle ostilità, a conformarsi al diritto umanitario internazionale e a garantire un accesso umanitario totale, sicuro e senza ostacoli a tutto il territorio sudanese, in particolare attraverso operazioni transfrontaliere, nonché a eliminare tutti gli ostacoli burocratici alla consegna degli aiuti. I partecipanti hanno inoltre mobilitato i finanziamenti necessari per la risposta umanitaria in Sudan e nei Paesi vicini, consentendo l’indispensabile potenziamento degli aiuti umanitari per prevenire un ulteriore deterioramento dell’insicurezza alimentare che potrebbe portare a una carestia.

3. Il conflitto in corso sta causando conseguenze drammatiche sulla popolazione del Sudan e dei Paesi vicini, che ospitano oltre 2 milioni di persone che sono fuggite dal conflitto. Il Sudan stesso registra il maggior numero di sfollati interni al mondo, con 9 milioni di persone, 6,8 milioni delle quali sono state sfollate in seguito al conflitto in corso. Oltre 27 milioni di persone, ossia più della metà della popolazione sudanese, hanno bisogno di un sostegno umanitario. 18 milioni di persone sono in situazione di insicurezza alimentare acuta in Sudan. La maggior parte delle infrastrutture sanitarie è ferma.

4. Francia, Germania e Unione Europea esprimono la loro solidarietà e il loro sostegno alla popolazione civile sudanese, le prime vittime di questa guerra. Condanniamo le violenze perpetrate contro i civili, in particolare gli attacchi con motivazioni etniche, i bombardamenti indiscriminati sulle aree residenziali e la violenza sessuale e di genere, anche nei confronti di bambini. È essenziale continuare a ricordare alle parti i loro obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale e combattere l’impunità facendo tutto il possibile per garantire che i responsabili delle atrocità siano perseguiti e chiamati a risponderne.

5. Accogliamo con favore gli sforzi dell’Inviato personale del Segretario Generale, Ramtane Lamamra, per trovare una soluzione a questo conflitto e per alleviare le sofferenze, così come gli sforzi delle organizzazioni umanitarie internazionali e locali per fornire assistenza alle popolazioni colpite dal conflitto, e gli sforzi degli Stati vicini per accogliere un gran numero di persone che cercano rifugio sul loro territorio.

6. In risposta all’appello di finanziamento lanciato dalle Nazioni Unite il 7 febbraio 2024, i donatori internazionali hanno annunciato oggi che mobiliteranno più di 2 miliardi di euro, tra cui quasi 900 milioni di euro dall’Unione Europea e dai suoi Stati membri, per sostenere le popolazioni civili in Sudan e nei Paesi vicini nel 2024.

7. I nostri sforzi collettivi per fare sì che la crisi sudanese non sia dimenticata non si affievoliranno e sollecitiamo tutti i nostri partner a intensificare gli sforzi per porvi fine.

Ultime modifiche: 16/04/2024

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